Sul culmine di una delle più alte colline a nord di Gattinara, a 540 m s.l.m., sono situati i ruderi del castello di S. Lorenzo. La località ebbe grande importanza tattica, nella politica del Comune di Vercelli, volta alla sottomissione dei Biandrate, al contenimento del marchesato di Romagnano e all'aggiramento ad occidente del Comune di Novara, trovandosi, inoltre, in posizione tale da controllare la strada per la Valsesia e l'Ossola.
La costruzione di una rocca sul monte S. Lorenzo venne decisa dal Comune di Vercelli nel 1187, mediante la stipulazione di un accordo con il vescovo Alberto, proprietario del territorio. Il castello venne costruito in circa tre anni.
Indizi di insediamento sono stati, in effetti, rilevati in seguito ad occasionali ritrovamenti intorno al monte che, fra l'altro, avrebbero fornito dati sull'esistenza di un più ampio recinto, del quale sarebbero emersi gli avanzi di una torre porta, e di alcune costruzioni.
Purtroppo a tali ritrovamenti non hanno fatto seguito ricerche accurate e sistematiche. Il recinto della rocca, costruito con grosse pietre squadrate, ha pianta poligonale che segue i contorni dell'altura. La porta d'ingresso, ad arco, è ancora ben conservata. All'interno sono visibili le fondazioni di una massiccia torre a pianta rettangolare e di altre costruzioni non più identificabili.
Sul lato orientale, scosceso su nuda roccia, si apre l'abside di una chiesetta. Sull'altura di S. Lorenzo doveva già essere presente l'antica chiesa di S. Lorenzo al monte abbandonata forse in seguito alla costituzione della nuova pieve di S. Pietro a Gattinara. Non è ancor chiaro se si tratti dell'antica chiesa incastellata, o se essa sia stata edificata contemporaneamente al castello.